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La gonartrosi avviene per diverse cause, ma quella principale è il vizio d’asse. Con l’aumentare dell’età le ginocchia tendono a varizzare, cioè la parte mediale del ginocchio tende a consumarsi e pertanto cambia l’asse del ginocchio. Questa degenerazione della cartilagine e dell’osso subcondrale scatena i dolori e la rigidità, che rendono necessaria la visita ortopedica.
COXARTROSI
Il trattamento di questa patologia dipende dallo stadio di malattia. Nelle forme iniziali, viene consigliata la fisioterapia, la terapia medica con Fans ed eventualmente con integratori quali ad esempio la glucosamina solfato.
Se queste terapie non sono risolutive, consiglio di utilizzare acido ialuronico per ginocchio. Questa sostanza, è normalmente prodotta dalle cellule sinoviali nelle nostre articolazioni ed è responsabile della proprietà visco elastica del liquido sinoviale.
In caso di artrosi, il liquido sinoviale è meno denso e meno elastico, proprio perchè più povero di acido ialuronico, questo è il motivo per cui vengono effettuate le infiltrazioni. Ci sono diversi tipi di acido ialuronico, con pesi molecolari diversi (più o meno densi) che ci permettono di trattare i vari gradi di artrosi. L’effetto di queste infiltrazioni normalmente dura circa 1 anno, ma quando l’articolazione è gravemente danneggiata l’effetto è minore e più breve e pertanto questo trattamento non è più sufficiente.
Il passo successivo è il plasma ricco di piastrine. Questo trattamento prevede il prelievo di sangue periferico (venoso) che, immesso in particolari provette, successivamente centrifugate, porta alla raccolta di un alto numero di piastrine, cellule del sangue ricche di fattori di crescita, che vanno a biostimolare il tessuto ricevente.
Questi fattori di crescita sono mediatori cellulari, cioè stimolano le diverse cellule a proliferare, per integrare quelle già esistenti che sono spesso scarse e danneggiate.
Pertanto l’uso del gel piastrinico può curare diverse patologie quali:
🔹 Le pseudoartrosi, cioè fratture che non riescono a guarire.
Infiltrazioni PRP controindicazioni
Grazie alle proprietà biostimolanti e al fatto che non ci può essere rigetto, in quanto il donatore e il ricevente sono cioè la medesima persona, il PRP rappresenta un trattamento estremamente efficace e al contempo sicuro. L’effetto di questa metodica dura anch’esso circa un anno o talvolta, quando il danno è troppo avanzato, molto meno.
Quando un’articolazione, come spesso il ginocchio, è severamente danneggiata, l’unica soluzione è la sua sostituzione, cioè l’intervento di protesi al ginocchio.
La protesi al ginocchio è un intervento ormai molto praticato per trattare l’artrosi del ginocchio. Questa malattia colpisce più del 50% delle persone sopra i 60 anni, anche se talvolta colpisce anche i più giovani, quelli che hanno subito gravi traumi o che sono affetti da patologie infiammatorie croniche, artriti di diversa natura, o che svolgono attività particolarmente usuranti.
La protesi di ginocchio non fa altro che sostituire la parte danneggiata di questa articolazione (cioè la cartilagine e l’osso appena sotto di essa) e correggere il carico portandolo ad un asse normale, permettendo l'eliminazione della fonte del dolore e la causa dell’usura.
Tipologia di protesi di ginocchio
Ci sono due tipi di protesi, protesi monocompartimentale e protesi totale.
La prima viene utilizzata quando la parte consumata è limitata a solo un compartimento del ginocchio (solitamente quello mediale, ma talvolta anche il laterale), mentre quella totale si utilizza quando i compartimenti usurati sono entrambi o quando l’osso è troppo debole e/o il peso del paziente è eccessivo per sopportare una protesi monocompartimentale.
La protesi monocompartimentale consiste nella sostituzione della parte del ginocchio usurata, quando le altre parti sono sane. La ferita chirurgica è più piccola , circa 10 cm, e il recupero postoperatorio è più rapido e meno doloroso.
La protesi totale si utilizza quando sono rovinate entrambi i compartimenti del ginocchio oppure nei pazienti con un peso eccessivo o con una scarsa qualità ossea.
Essa va a rivestire la superficie articolare femorale e tibiale e in questo modo si rimuove il dolore. Dopo l’intervento il paziente verrà subito messo in piedi deambulando con 2 stampelle e inizierà da subito a muovere il ginocchio per recuperare la normale motilità.
Le protesi ormai hanno una durata di almeno 20 anni, grazie al miglioramento dei materiali. Se una persona è allergica al Nichel, quindi ai metalli, si usano delle protesi Nichel free. Quando una protesi sarà da cambiare verrà sostituita con un altra protesi che andrà a colmare anche i difetti ossei eventualmente creati dall’usura della prima. E’ un intervento che si fa senza particolari problemi, e i risultati sono ottimi.
IL CHIRUGO RISPONDE
Mal di schiena, Artrosi, ernia del disco, rottura menisco, lesione cartilaginea, legamento crociato anteriore o posteriore, protesi all'anca, etc...