PATOLOGIE
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Come chirurgo ortopedico e chirurgo traumatologo il Dr. Fabrizio Carnielli, ha trattato migliaia di casi, di cui le patologie dell'anca (coxartrosi e fratture femore), del ginocchio (gonartrosi e rottura LCA e LCP, lesioni al menisco), del piede (alluce valgo, dita a martello, metatarsalgie, piede piatto), della spalla (artrosi, rottura della cuffia dei rotatori, instabilità), della colonna vertebrale (crolli vertebrali, fratture vertebrali).
Di seguito sono riportate le principali patologie che il chirurgo Fabrizio Carnielli è in grado di intervenire attraverso la chirurgia protesica e chirurgia in artroscopia.
OZONOTERAPIA
La ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) o posteriore (LCP), serve per avere la stabilità antero posteriore e rotatoria, necessaria per la maggior parte degli sport e per i lavori pesanti.
Il trattamento negli stadi iniziali di coxartrosi, quando ancora la mobilità è discreta e il dolore è lieve o moderato, prevede l'esecuzione di infiltrazioni eco guidate con diversi farmaci, come l'acido ialuronico, cortisonici o ozonoterapia. Questi trattamenti possono portare ad una risoluzione parziale o completa del dolore ma, nella maggior parte dei casi, non della limitazione della mobilità.
Quando invece la patologia è più avanzata bisogna ricorrere alla protesi all'anca.
In caso di artrosi al ginocchio, il trattamento da utilizzare viene scelto in base allo stadio della malattia. Nelle forme iniziali, dopo aver provato il trattamento fisioterapico, la terapia medica con Fans, eventualmente con integratori (glucosamina solfato, etc), si utilizzano le infiltrazioni articolari con acido Ialuronico.
Il passo successivo è il PRP (plasma ricco di piastrine). Questo trattamento prevede il prelievo di sangue periferico (venoso). L’uso del gel piastrinico può curare diverse patologie come l’artrosi, le tendinopatie e le pseudoartrosi e, fratture che non riescono a guarire.
Quando un’articolazione, come spesso il ginocchio, è severamente danneggiata, l’unica soluzione e la sua sostituzione, cioè l’intervento di protesi al ginocchio.
La scelta di intervenire a seguito di lesione del menisco, dipende dalla tipologia di lesione. Studi clinici hanno dimostrato che la rimozione del menisco può, nel tempo, favorire danni alla cartilagine e artrosi al ginocchio.
In caso di artrosi alla spalla, la prassi è utilizzare una protesi alla spalla. Questo intervento consiste nella sostituzione dei capi articolari “usurati” con impianti artificiali, che sostituendo la parte malata, eliminano il dolore, con il conseguente ripristino della mobilità articolare.
In base alla tipologia di lesione, ad esempio se i tendini della cuffia dei rotatori sono danneggiati, si utilizzano protesi specifiche.
Vengono riparate in artroscopia, reinserendo i tendini lesionati. Quando le lesioni non sono riparabili, eseguo il transfer del gran dorsale.
E' un intervento eseguito in due tempi.
A cielo aperto, si isola, si distacca e si prepara il tendine del gran dorsale.
Poi in artroscopia, lo si porta a livello sottoacromiale per inserirlo sulla testa omerale con delle ancorette. Permette di riparare le lesioni della cuffia dei rotatori (definiti irreparabili),con tecnica tradizionale. Dopo l’intervento sono previsti 25 gg con un tutore, lo stesso utilizzato nelle lesioni riparabili, e successivamente c’è un percorso di fisioterapia che porterà il paziente a recuperare il movimento della spalla.
La lussazione della spalla si verifica quasi principalmente a causa di un evento traumatico: solo raramente, è causata da una patologia degenerativa.
Si può intervenire in due modi, con l'intervento di riparazione capsulo librale oppure con l'intervento di Latarjet.
Il piede è un'articolazione complessa e, generalmente quando si parla di dolore al piede, si parla non solo di cause legate ad eventi traumatici ma anche, di tutte quelle patologie in cui il dolore è acuto e anche persiste nel tempo fino a diventare delle patologie.
Parliamo di alluce valgo, dita a martello, fascite plantare, piede piato o piede cavo e le metatarsalgie.
IL CHIRUGO RISPONDE
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